I torresani

Che 1’Italia sia patria del diritto sono in molti a dirlo. Ma spesso ci si dimentica che il diritto nasce non solo dai codici, ma anzitutto dal buon senso e dalle consuetudini. Dovette perciò essere davvero un grande giudice quel magistrato che, ai primi del secolo, proprio grazie al buon senso riuscì a dirimere una questione che infiammava non poco gli animi degli abitanti di Breganze, in quel di Vicenza, e di Torreglia, padovana cittadina ai piedi degli Euganei. Si trattava di stabilire quale delle due realtà comunali potesse godere dell’uso esclusivo del termine “Torresani” per designare un piatto tipico del quale entrambe le comunità andavano fiere: i colombi di torre, abituali abitatori di mura e campanili. Torreglia richiamava la stessa radice del suo nome, Breganze una storia confermata da testimoni e scritture altrettanto valide. II saggio giudice pose fine alla contesa decretando che entrambe le citta potevano ben chiamare “Torresani” quella loro particolare specialità culinaria.
Pur storcendo il naso, le due parti in causa accettarono il verdetto: da allora i Torresani vengono offerti all’ospite buongustaio tanto nella nostra città vicentina, quanto in quella padovana: con grande gioia di chi e a tavola, al quale oggi può soprattutto interessare la diversa capacita del cuoco di presentare questa curiosa pietanza.
II Torresano è il bel Colombo di torre, giovane, che a Breganze amano servire allo spiedo, ma che si può portare in tavola guarnito in mille e mille maniere. Ed in mille modi viene infatti servito anche altrove, con altri nomi, come la “sopa coada” trevigiana, il brodo di piccione, o con il risotto, o al forno con varie salse. Ma qui a Breganze i Torresani diventano un rito, un piatto da non perdere: sarebbe come andare a Venezia senza assaporare il pesce dell’Adriatico. La ricetta classica proposta da noi, quella dei Torresani allo spiedo, dimostra come anche una preparazione apparentemente semplice richieda in realtà grande attenzione, addirittura pignoleria, per raggiungere risultati di alta classe.
Per un’ottima riuscita della ricetta bisogna procurarsi dei Torresani (uno per commensale) che non abbiano mai volato, ungendoli continuamente con dell’olio extra-vergine d’oliva, meglio se quello delle colline locali. Importante ingrediente della ricetta è il legno sopra il cui fuoco matureranno a cottura i Torresani. Esso varia durante la cottura e nostro segreto e arte è saper dosare anche questo ingrediente con la stessa cura che prestiamo al resto della nostra cucina.